Un grazie sincero a Mauro, novello Mario Soldati in giro per le vigne e i vignaioli d'Italia.
Vino e territorio. Musica e cultura. Pensieri, sogni e visioni di un Homo Sapiens di campagna
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sabato 25 gennaio 2014
sabato 4 febbraio 2012
martedì 1 marzo 2011
L'ex prima industria del sistema Italia
Fra i tanti problemi che ha questo nostro paese, intesa come comunità nazionale che il prossimo 17 marzo festeggerà un'importante quanto controversa ricorrenza, c'è l'ormai totale discrepanza fra le parole ed i fatti. Viviamo, cioé, in una realtà parallela dove tutti possono dire la loro senza alcun riscontro statistico o fattuale che possa confermare o meno certe affermazioni. E' il frutto di una società da un lato troppo e male mediatizzata (nel senso che i media - tutti, senza esclusione - invece di fotografare la realtà la manipolano); dall'altro di una caratteristica tutta italiana che è riassumibile nella frase: "...tanto poi tutto s'aggiusta...". Anche i numeri.
Questa banale premessa per parlare di turismo. Chi - in piccolo o in grande - ha avuto a che fare con il settore turistico nel nostro paese sa bene che gli ultimi anni non sono stati facili. C'è una crisi generalizzata nel settore che coinvolge tutti: alberghi, bed&breakfast, agriturismi, resort, campeggi. A parte il fatto che il sistema-Italia è arretrato pesantemente nel mondo, tanto da non essere più il nostro paese una meta fra le più ambite dai turisti, c'è un enorme problema legato al turismo interno: gli italiani viaggiano meno in generale ma se viaggiano scelgono sempre meno il proprio paese.
Eppure alla recente fiera BIT di Milano si sono come sempre suonate le campane a festa. E' una situazione che ricorda un pò il settore del vino, dove da diverso tempo si nega la crisi ed anzi si gioisce per l'aumento dell'export. Dimenticando che nel 1970 la media del consumo di vino in Italia era di 114 litri pro-capite mentre oggi è 40 litri pro-capite.
Questa scelta di privilegiare nelle politiche pubbliche il mercato estero, che è solo in minima parte legata alla globalizzazione, accomuna sia il settore vinicolo che quello turistico, col risultato di finire proprio nella tana del lupo, ovvero dentro ai mercati più competitivi e difficili.
Ecco, per farla breve consiglio l'articolo "turismo senza sorrisi" sul portale lavoce.info, dove è possibile trovare qualche numero e pure una equlibrata analisi.
Questa banale premessa per parlare di turismo. Chi - in piccolo o in grande - ha avuto a che fare con il settore turistico nel nostro paese sa bene che gli ultimi anni non sono stati facili. C'è una crisi generalizzata nel settore che coinvolge tutti: alberghi, bed&breakfast, agriturismi, resort, campeggi. A parte il fatto che il sistema-Italia è arretrato pesantemente nel mondo, tanto da non essere più il nostro paese una meta fra le più ambite dai turisti, c'è un enorme problema legato al turismo interno: gli italiani viaggiano meno in generale ma se viaggiano scelgono sempre meno il proprio paese.
Eppure alla recente fiera BIT di Milano si sono come sempre suonate le campane a festa. E' una situazione che ricorda un pò il settore del vino, dove da diverso tempo si nega la crisi ed anzi si gioisce per l'aumento dell'export. Dimenticando che nel 1970 la media del consumo di vino in Italia era di 114 litri pro-capite mentre oggi è 40 litri pro-capite.
Questa scelta di privilegiare nelle politiche pubbliche il mercato estero, che è solo in minima parte legata alla globalizzazione, accomuna sia il settore vinicolo che quello turistico, col risultato di finire proprio nella tana del lupo, ovvero dentro ai mercati più competitivi e difficili.
Ecco, per farla breve consiglio l'articolo "turismo senza sorrisi" sul portale lavoce.info, dove è possibile trovare qualche numero e pure una equlibrata analisi.
sabato 19 febbraio 2011
mercoledì 23 giugno 2010
Gli dei della pioggia

Programma regolare, dunque.
Bellissima l'atmosfera venerdì durante la proiezione di La Faccia della terra di Firriolo e Capossela: il cinema all'aperto si conferma capace di emozionare e catturare l'attenzione.
Ottima partecipazione di pubblico al sabato con i concerti di Lucia Manca (straordinaria), Marco Fabi (ottimo concerto, tirato e convincente) e The Record's (che si confermano un band veramente tosta dal vivo).
Molto, molto carina la presentazione del libro Rockitchen nella tarda serata di domenica con tanto di degustazione di pasta di farro su crema di zucchine (abbinata a Verdicchio e Born to run: praticamente un'apoteosi). Mi spiace per la mancanza di pubblico ai concerti della domenica: faceva davvero molto freddo ed ha smesso di piovere solo alle sette di sera. Però chi mancava s'è perso due concerti davvero incredibili. Laua Loriga col suo Mimes of Wine mi ha davvero emozionato con le sue atmosfere sospese tra canzone d'autore, richiami classici e jazz, psichedelia vocale. E poi il grande Fabrizio Coppola ha sparato un concerto da paura di vero e puro rock'n'roll, mettendo a dura prova la resistenza del nuovo palco in legno.
Ora facciamo i conti e vediamo di quanto siamo in perdita. Ma va bene così.
venerdì 2 aprile 2010
Agriturismo nelle Marche? Sì grazie...
Se state progettando un week-end fuori porta o una vacanza estiva in una regione ancora poco conosciuta, ed ai margini del gran turismo di massa, la Regione Marche è ciò che far per voi. E se venite nelle Marche mi pare una scelta obbligata soggiornare a La Distesa.
Siamo infatti nel cuore delle Marche, a un'ora e mezzo d'auto sia da Urbino che da Ascoli, i due gioielli urbanistici della regione; a dieci minuti dalle Grotte di Frasassi, le più belle d'Italia e dal Parco della Gola della Rossa dove è possibile passeggiare ed arrampicare; e poi Gubbio e Assisi, le spiagge di Senigallia e Portonovo, le rocche ed i Castelli di Jesi, gli eremi e le abbazie sparse nel territorio; per non parlare del Verdicchio e dell'ottima offerta eno-gastronomica.La struttura offre diverse soluzioni per il soggiorno: gli appartamenti Sant'Urbano, Sant'Elena e La Romita, ampi e confortevoli, completi di bagno e cucina ed in grado di accogliere 3/4 persone ciascuno; l'appartamento Esinante, dalla caratteristica architettura rurale marchigiana, in grado di ospitare 4/5 persone, suddiviso in due camere da letto, bagno, cucina e soggiorno con grande camino colonico.
Le strutture de La Distesa comprendono una sala comune per letture e svago completa di TV satellitare, una sala degustazioni dove consumare le colazioni e, nei fine settimana, merende, aperitivi o cene a base di prodotti del territorio. Una piscina privata, ad uso esclusivo dei clienti, completa l'ospitalità agrituristica de La Distesa.
Su richiesta organizziamo tour enologici e corsi sul Verdicchio e sul vino in generale. Che volete di più?
Sul sito www.ladistesa.it trovate prezzi ed altre informazioni.
lunedì 6 luglio 2009
Ancora su Musica Distesa
Così è finita anche stavolta. Rapidamente, dopo mesi di preparativi. La manifestazione è riuscita, nonostante il cattivo tempo ed i conseguenti problemi tecnici ed organizzativi. Nonostante la proposta di quest'anno, certamente ancora più difficile e di nicchia.
La serata degli emergenti è stata rovinata dalla pioggia incessante che non ha mai smesso di cadere, e pure si è creato presso il circolo ARCI Cs di Angeli di Rosora un bell'ambiente, intimo e raccolto.
La mostra di Alessandro Grazian, inaugurata il 22 giugno, è stata frequentata da quasi 300 persone lungo tutta la settimana. I quadri sono davvero d'impatto e l'allestimento, molto originale ha rafforzato l'effetto scenico.
Grande successo, invece, per la serata in ricordo di De André, alla Fornace di Moie. Più di 150 persone, molte in piedi, per uno spettacolo scritto per l'occasione da me e mio fratello e recitato dagli attori Gioia Tangherlini e Massimiliano Bedetti (oltre, ovviamente, alle canzoni ed alle musiche suonate da Giuliano). Davvero una bella serata, di grandi e vere emozioni.
Poi il consueto valzer di concerti, tuffi in piscina, salsicce notturne, birre gelate, emozioni musicali, vini buoni. Il tutto un pò rovinato dalla pioggia caduta fino alle 18.00 del venerdì e del sabato, e causa inevitabile di ritardi e nervosismi vari. Però è andata, con una stima di circa 500/600 persone nell'arco delle tre giornate/nottate.
Da sottolineare: venerdi il bel concerto dei Silvia's magic hands, cocktail di blues e psichedelia e fango e simpatia.

Sabato l'ottimo e caldissimo set dei due pazzi siciliani Il pan del diavolo, seguiti da un grande concerto di Ettore Giuradei, ispirato e tirato.

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giovedì 19 febbraio 2009
giovedì 8 gennaio 2009
Varie ed eventuali
Tornato da poco da un breve giro della Costiera Amalfitana. Ne scriverò a breve. Ora volevo scrivere uno di quei post davvero inutili ed incasinati che mi piacciono tanto.
Innanzitutto: pare che l'ultimo sia stato il dicembre più piovoso dal 1872. Ce n'eravamo accorti. Il telo copri piscina è divenuto a sua volta una piscina ed il muschio è cresciuto ovunque, nell'erba, nei vialetti, su muretti. Fatto sta che, nonostante la neve abbondante al nord, la pioggia infinita e le temperature rigide di quest'inverno, il 2008 è risultato uno degli anni più caldi di sempre. I dati parlano chiaro (vedi qui): noi vignaioli dovremo, quindi, seriamente confrontarci sempre più con il cambiamento climatico in modo aggressivo perché ormai non basta più nemmeno anticipare le vendemmie. Sì, ma come?
Poi: Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist (Confagricoltura) dichiara: “Niente trionfalismi per la fine d’anno dell’agriturismo! Inesistente l’annunciato “boom” per l’agriturismo delle festività appena concluse. Ospiti e presenze come lo scorso anno, ma l’offerta è aumentata del 6%. Oltre 20 mila posti letto rimasti vuoti". Finalmente, mi viene da dire. L'agriturismo in Italia è in crisi da almeno due anni ma nessuno lo dice, anzi. La causa? L'esplosione dell'offerta accompagnata da un lieve calo della domanda: le presenze straniere sono stabili mentre il piccolo boom italiano si è rivelato per quello che era, cioè una moda passeggera. Anche nelle Marche il calo c'è, ed ovviamente ne abbiamo risentito anche noi.
Infine: meno male che c'è Giovanni Allevi che ci fa divertire. Io non l'ho mai particolarmente apprezzato, il marchigiano del momento. Gli riconosco un gran talento, quello dell'affabulatore e del markettaro di classe. Musicalmente non mi ha mai trasmesso granché. Ma, si sa, nel vuoto anche la mediocrità brilla. Ora che tutti gli danno addosso, da Uto Ughi ad un incazzatissimo direttore d'orchestra della RAI, quasi quasi mi diventa simpatico. Se non fosse che di fronte al talento geniale ed istrionico del "mio" Stefano Bollani qualunque nota suonata, così come qualunque polemica suscitata, dal "conterraneo" Allevi perda inesorabilmente valore.
giovedì 7 agosto 2008
Che caldo che fa...
L'ultima settimana è stata contraddistinta dall'arrivo del caldo. Quello vero. Adesso lavorare in vigna è roba da uomini veri. Infatti ho mollato.
Ieri ho imbottigliato il Nocenzio 2006. Per ora il vino è scorbutico e nervoso, ma lascia presagire un'ottima evoluzione in bottiglia. Certamente non è un vino che piace alla gente che piace... Astenersi amanti di vini morbidosi, carammellosi e senza palle. Qui si sta parlando di un vino vero, uno di quei vini che necessita di una buona brace, una bella bistecca di Brontosauro ed una tavolata di amici con cui chiacchierare fino a notte fonda. Alla faccia degli uainbars e dei ballons firmati.
Nel frattempo La Distesa, intesa come Agriturismo, è affollata di Olandesi che passano il loro tempo in piscina e sotto il sole, incuranti di città d'arte, musei, parchi e bellezze naturalistiche. Forse hanno ragione loro.
Qualche giorno fa ho bevuto l'ottimo Verdicchio di un vignaiolo vero, mio collega di esportazioni nordeuropee: il Verdicchio 2007 di Failoni è un buonissimo bianco, agrumato, floreale con la giusta acidità e verticalità nonostante l'annata siccitosa. Infatti ha vendemmiato come il sottoscritto ai primissimi di settembre. Lo consiglio vivamente, anche per il prezzo: 4,5 euro!
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venerdì 20 giugno 2008
Troppe cose da raccontare...
...E poco tempo per scrivere. Sono reduce da una gita ad Amsterdam di un paio di giorni. Città splendida, ottima atmosfera, e concerto di Springsteen all'ArenA, il nuovo stadio dell'Ajax. Gran concerto, con una Because the night epica. A vent'anni dal mio primo concerto springsteeniano (Torino, 11 giugno 1988) l'emozione è sempre forte. La mia prima live di Spirit in the night, una Backstreets eccezionale ed una improvvisata Summertime Blues che la E street non suonava da 27 anni direi che strameritavano gli sbattimenti (ritorno a casa alle due di notte da Orio al serio). Detto questo continuo ad avere l'impressione che la band e lo Springsteen di oggi siano più adatti ai palazzetti che agli stadi, ma forse sono io che non reggo più gli stadi, chissà...
Fra poco report e foto di Musica Distesa. Tre giorni all'insegna della pioggia e del freddo, ma che bello! Che divertimento! Che musica! Si narra di stralunate jam sessions notturne, fame chimica all'alba placata da salsicce fumanti e deliranti danze notturne...
Per ora ne approfitto per ringraziare tutti quelli che si sono impegnati per realizzare Musica Distesa, a cominciare dal presidente di Cupramontana Accoglie, Erik Wempe. E poi, in ordine casuale, grazie a Marco ed Elisa, a Serena, ad Alessio, a Franz, a Giacomo, a Danny e Sacha, a Jane e marito del Cantinone, a Beatrice coi suoi woofers. Un grazie a Bianca, Marco, Giulia e Giorgia, a Gianni e Rosaria, a Marco il Bolis, a Elena, a Ivana ed Alberto, insomma alle colonne portanti di CLC. Un grazie a Oddino Giampaoletti ed a Simone Torelli, per la disponibilità. A Valeria, per tutto ma soprattutto per la pazienza. Un grazie a tutti gli sponsor. Se dimentico qualcuno, perdonatemi... Un abbraccio a quelli che hanno suonato, nonostante il freddo e l'umido e i problemi; a mio fratello, per gli sbattimenti e per la jam session finale; al Noce, mitico come sempre; a Cooper per i suoni magnifici; a Roberta per il manifesto e il myspace. A tutti quelli che sono venuti, tanti, perché venire con questo tempo è stata anche una dimostrazione di affetto. Cercare di fare qualità, nella musica come in altri settori, è sempre più difficile. Ci siamo riusciti ancora.
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mercoledì 11 giugno 2008
Con la pioggia o con il sole

Anche se pioverà. Anche se farà freddo. Anche se cadranno saette. La faremo lo stesso questa seconda Musica Distesa. In faccia agli eventi atmosferici berremo e mangeremo e balleremo e ascolteremo tanta buona musica sdariati su un prato bagnato invece che asciutto, ma sarà sempre lo stesso godimento. E d'altra parte chi si ferma di fronte a due gocce d'acqua vuol dire che non sa cos'è il rock'n'roll.
Per chi volesse venire un paio di giorni controllate se c'è posto in queste strutture ricettive: http://www.cupramontana-accoglie.it/ (chi vuol piantare una tenda a La Distesa ovviamente è libero di farlo). Qualche spunto in più visitando lo spazio: www.myspace.com/musicadistesa.
Per chi volesse venire un paio di giorni controllate se c'è posto in queste strutture ricettive: http://www.cupramontana-accoglie.it/ (chi vuol piantare una tenda a La Distesa ovviamente è libero di farlo). Qualche spunto in più visitando lo spazio: www.myspace.com/musicadistesa.
domenica 19 agosto 2007
Rassegna Musica Distesa

Sono passati due mesi. E già mi mancano il casino, l'adrenalina, la buona musica, il vino bevuto a larghe sorsate in ottima compagnia, i tuffi in piscina in piena notte, gli abbracci, la luna che tramontava lenta sulle note dei musicisti illuminati dalle candele, i balli e le grida e le salamelle finite anzitempo.
Mi è sempre piaciuto pensare che produrre della buona musica e fare un buon vino siano operazioni che hanno molto in comune. Allo stesso modo credo che il mondo "discografico" e il mondo dell'"enogastronomia" abbiano molte somiglianze. A partire da un mercato sempre più difficile, da una divisione insanabile fra industria mainstream e artigianato indipendente, da una critica sempre meno veritiera e sempre più piegata alle mode ed alle convenzioni. Una delle idee di Musica Distesa, quindi, è quella di mettere in relazione queste due realtà similari. La cultura materiale rappresentata dal vino e dal cibo con la spiritualità della musica. Tutto nel contesto di una forma calda di ospitalità rurale, tipica dell'agriturismo. Spero che nel tempo si sappia crescere e migliorare per arrivare a presentare una rassegna che abbia una identità unica e irripetibile. Spero che l'associazione Cupramontana Accoglie abbia ancora voglia di organizzare l'evento, che mio fratello riesca a trovare il tempo di selezionare artisti bravi e poco conosciuti, che si riescano a trovare finanziamenti in grado di sostenere questa iniziativa.
Per ora posso solo ricordare che sabato 23 giugno, sdraiato sul prato mentre i bravissimi Annie Hall da Brescia riempivano l'aria di psichedelia dilatata e leggera, sorseggiavo del buon Verdicchio ghiacciato e pensavo che c'era proprio una bella atmosfera, quell'atmosfera che avevo in mente quando ancora sognavo La Distesa, agli inizi di questa avventura. E' stato anche un bel modo - per Valeria e per me - di festeggiare il nostro sesto anniversario di matrimonio.
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