martedì 24 maggio 2011

In Consiglio Comunale

Fin dal liceo ho sempre fatto politica. Non ho mai avuto una tessera di partito, non essendomi mai riconosciuto in contenitori troppo formali o recinti considerati ristretti e superati.
La mia generazione si è confrontata prima con la caduta del Muro di Berlino, poi con la stagione di tangentopoli e delle stragi di mafia, infine con l'ascesa inarrestabile di Berlusconi. Abbastanza per lasciarsi afferrare dall'anti-politica.
Il fatto è che poi, volenti o nolenti, nel bene o nel male, è la politica che viene a cercarti in casa, qualunque mestiere tu faccia e comunque tu la possa pensare. Quando ci sono da pagare le tasse, quando mandi i bambini all'asilo, quando compri qualcosa al supermercato, quando cerchi di differenziare i rifiuti al meglio, quando parli con qualche tuo concittadino in un bar o dal barbiere. Viviamo in una società. E per quanto tu possa criticarla, questa società che un pò abbiamo ereditato ed un pò abbiamo costruito, ci devi convivere, ti ci devi confrontare. E questo fatto, di per sé, apre lo spazio alla cittadinanza attiva.
Dopo anni di politica di movimento, di associazionismo, di appoggio a liste civiche o comitati referendari ora è giunto il momento dell'amministrazione. Una esperienza del tutto nuova che assorbirà tempo ed energie ma che, spero, saprà arricchirmi di consapevolezze e competenze.
Cosa sarà stato lo vedremo fra cinque anni.

sabato 14 maggio 2011

La chiarezza dei numeri

I numeri si possono certamente interpretare. Il grafico successivo, però, è così chiaro da non ammettere discussioni: l'economia italiana è in questo momento quella peggiore fra le grandi economie europee. L'andamento del PIL trimestrale nel periodo della crisi mostra come questa sia stata globale (cioé simile per tutti) ma anche che gli effetti e le soluzioni sono stati molto diversi. La caduta delle economie di Spagna e, soprattutto, Francia è stata inferiore a quella di Italia e Germania. Al tempo stesso la risalita dell'economia tedesca è impressionante. Comunque la si guardi il mix italiano di scarsa protezione sociale e debolissime politiche di crescita hanno prodotto la performance peggiore. Con buona pace di Tremonti.





Fonte: Lavoce.info

domenica 8 maggio 2011

Siamo maggiorenni: scudetto n. 18!

Sfilare lo scudetto dalle maglie dei cugini interisti è ancora più bello. Personalmente ho trovato quest'anno in Boateng un giocatore straordinario e modernissimo. E l'anno prossimo speriamo di tornare a giocarcela in Champions... Forza Milan, sempre!


mercoledì 4 maggio 2011

Il paese reale

La cosa incredibile della campagna elettorale in un piccolo paese è che, oltre agli innumerevoli incontri nelle contrade, nelle frazioni, nei quartieri, si va ancora casa per casa a chiedere i voti di preferenza. Entri nelle case, parli con la gente, ti si aprono squarci di vita quotidiana. Mobili anni cinquanta, vecchi elettrodomestici, architetture ultra moderne, odori di frittura di pesce o di ragù alla papera. Entri per un attimo nella vita delle persone, quasi per caso. E, come estraneo, ne cogli l'essenza.
Allora ti accorgi di quanto la merce spacciata in televisione sia distante dalla vita reale delle persone. C'è un paese reale che non c'entra nulla col Grande Fratello e coi talk show televisivi. Un paese reale che è fatto di lavori perduti, di cassa integrazione, di figli disabili, di asili nido che mancano, di malattie e ticket sanitari, di pensioni minime, di mutui insostenibili, di affetti familiari e di rancori fra vicini. E comunque uno la pensi, destra o sinistra, borghesia o proletariato, radical chic o populista, scopri che questo paese reale è mille volte meglio di quello che provano a venderci.
Solo che non lo sappiamo.