venerdì 13 gennaio 2012

Keef

Il libro definitivo. L'autobiografia di Keith Richards, Life. Una vita di rock'n'roll. Una vita oltre. Un libro fantastico, che racconta un'epopea, una cultura. Un mondo che non c'è più, di cui lui è stato l'autentico simbolo. Riff incredibili, avventure da cineteca, storie di donne e stupefacenti e ribellioni, il blues di un'anima scatenata. E poi le accordature aperte, le canzoni scritte con Jagger, le fughe in Marocco ed in Francia. Poi non resta che metter su Exile on main street e cantare a squarciagola.



...Ma che fine ha fatto l'auto? Noi l'abbiamo lasciata in quel garage, piena di droga. Mi piacerebbe sapere che fine ha fatto la roba. Forse nessuno ha mai rimosso i pannelli. Forse qualcuno la guida ancora, imbottita di stupefacenti...

...Il mondo non suscitava in noi altri interessi all'infuori degli stratagemmi per non perdere la fornitura dell'energia e sgraffignare qualcosa da mangiare al supermercato. Le donne erano solo al terzo posto della lista. Luce, cibo e poi, ehi, sei stato fortunato...

...La scrissi nel sonno Satisfaction. Non avevo la minima idea di averla scritta, ma grazie al cielo avevo un piccolo registratore a cassette Philips. Quella mattina lo guardai, per miracolo, ricordando di aver inserito una cassetta nuova di zecca la sera prima, e vidi che era alla fine. Premetti il tasto di riavvolgimento e trovai Satisfaction. Solo un'idea sommaria... Poi, quaranta minuti di me che russavo...

...Un'epopea di quel periodo fu il viaggio in auto a base di acidi che feci con John Lennon - un episodio di tale sregolatezza che riesco a malapena a evocarne un frammento... Io e Johnny eravamo talmente fusi che perfino anni dopo a New York alle volte lui mi chiedeva: "Cosa è successo in quel viaggio?"... Con noi c'era una ragazza molto dolce... Di recente l'ho consultata per questo libro, e la sua rievocazione differisce non poco dalla mia...

...La levitazione è probabilmente ciò che più s'avvicina, per analogia, a quel che provo - che si tratti di Jumpin' Jack, di Satisfaction o di All down the line - quando mi accorgo di aver centrato il tempo giusto, e tutta la band è dietro di me. E' come decollare... La gente mi dice: "Perché non smetti?". Ma io non posso andare in pensione finché non tiro le cuoia. Non credo che la gente capisca cosa sento. Non lo faccio per i soldi, o per voi. Lo faccio per me...

...Di fronte a Mick non mostrai alcuna reazione riguarda ad Anita. Decisi di vedere come le cose si sarebbero concluse. Non era la prima volta che entravamo in competizione per una bambola... Ma, sai, mentre tu ti divertivi, bello, io mi scopavo Marianne. L'avevi lasciata sola, toccava a me consolarla. Anzi dovetti sgattaiolare via di fretta, quando l'amico tornò a casa... Udimmo la sua auto parcheggiare di sotto, ci fu un gran trambusto, io mi sporsi dalla finestra, recuperai le scarpe e me la svignai attraverso il cortile, accorgendomi di aver dimenticato le calze. Bé, Mick non era il tipo da mettersi a cercare le calze. Io e Marianne ci scambiamo ancora questa battuta. Lei mi manda dei messaggi: - Non ho ancora trovato le tue calze...In ogni caso Anita non si divertì con quel pisellino striminzito. So che Mick ha un paio di coglioni enormi, ma non compensa il resto, giusto?...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao,
permuto con mondoviaterra, la Tua sliding door

4abbracci

Nic Marsèl ha detto...

Per una volta dissento. Idoli non ne ho più da secoli ma il fascino di questo personaggio mi è sempre stato irresistibile. Tuttavia nel libro c'è ricorrente il bisogno di affermare e rimarcare la paternità di riff, ritornelli, brani, interi album, necessità che stento a comprendere e che fa vacillare il mito allungando un'ombra di superficialità e debolezza. Preferisco tornare ai dischi.

Corrado Dottori ha detto...

Non so... Io l'ho divorato. E' un libro pazzesco. E' autoreferenziale ed autocelebrativo, Sì! Ma cazzo stiamo parlando di uno dei due Glimmer Twins, e credo volesse anche togliersi qualche sassolino dalle scarpe... E poi parla di musica in un modo straordinario. Cioé, pare proprio di stare lì in uno scantinato a suonare il blues con loro.

Nic Marsèl ha detto...

Corrado, trattandosi di Keith Richards mi sarei aspettato di più. Per dirti, a me è parsa più rock'n'roll l'autobiografia di Julian Cope, "Head On / Repossessed", tutta da godere anche senza conoscere l'autore e le sue opere. Oppure, se ami il genere, "L'ultimo bandito" di Nikki Sudden, ma forse in questo caso sono un po' di parte...