Sul piatto del giradischi gira il vinile di The heart of Saturday night di Tom Waits; nello stomaco scende uno stupendo single speyside malt distillato nel 1994 da The Glenrothes; Giulia reclama a gran voce il suo latte in braccio a sua madre; Giacomo dorme da un pò senza sapere ancora che gli ho appena comprato la maglietta di Pato; il camino arde per la prima volta in questo autunno 2008. Finalmente un breve momento di serenità... Ad inizio carriera Tom Waits non aveva ancora quella voce martoriata che a tanti non piace ed a me sì. Ma i giri di pianoforte, quelli sì, erano già gli stessi. Che ti si appiccicano all'anima senza che te ne accorgi, e ti viene subito voglia di tirar tardi in compagnia del whisky di cui sopra. Seguendo pensieri sconnessi e ricordi assopiti di tempi morti, persone scomparse, strade interrotte e nottate passate troppo in fretta.
Si è fatto freddissimo. L'altra mattina c'erano 8,5°. Piove e spira un'aria gelida dai Balcani. Abbiamo già preso l'acqua in vigna tre volte. L'uva è perfetta e va raccolta ma stiamo andando lentissimi. Purtroppo danno ancora acqua domani e sono solo al 30% della raccolta con le vasche che fermentano in modo deciso. I profumi sono splendidi. Quelli di un annata fresca. Pompelmo rosa sul primo tonneau de Gli Eremi... Sui bianchi sto spingendo un pò le macerazioni perché l'uva è sanissima e la buccia ottima.
2 commenti:
Era ora che il mio locatario mettesse internet wireless così finalmente posso riprendere a leggere il mio blog preferito.
Anch'io voglio la maglia di Pato.
Gio
certo che la mette sempre, sto papero
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