Fermentazioni ancora in moto, infinite. Spero di uscirne indenne. Nuova offerta di pubblicazione per il mio romanzo "La musica vuota", ma sempre con clausola di acquisto di copie. Ci penserò su. Letture: "Gli Autonomi" edito da DeriveApprodi, molto bello e ostico, su quella incredibile follia collettiva che è stata l'Autonomia Operaia intorno al 1977; sono a metà de "L'audacia della speranza" di Barack Obama. Finora davvero un grande libro. Una prosa asciutta e decisa. Un politico vero. Magari ne parlerò più diffusamente dopo averlo finito. Musica: l'ultimo di Ryan Adams è un bel disco. Ancora: sto tenendo un corso sulla "Conoscenza del vino" il giovedì sera, a Cupra. Bella classe. C'è interesse, c'è una risposta, c'è una attenzione che non è da fighetti che vogliono darsi un tono al ristorante. Capire il vino per diventare consumatori più attenti ed informati. Questo è il senso, credo. Olive: raccolto mai così scarso. C'è appena appena un pò di olio per casa. Infine la classica cena/degustazione di fine vendemmia. Stappate molte bottiglie, cito solo il Barolo "Brumate" 1999 di Roberto Voerzio e il Gewurztraminer Vendemmia tardiva 1999 di Trimbach. Buono il primo, modernista, concentrato, ben pieno di frutto. Ci ha ricordato un bel vestito di marca; considerando anche il prezzo è mancata l'emozione che regala il Nebbiolo "di sartoria". Quello vero. Quello di una volta. Grandissimo il secondo. Con la sua dolcezza non banale, con la sua vivace struttura acida e minerale, con la sua incredibile freschezza e pulizia olfattiva. Per la serie: vino aromatico dalla straordinaria finezza.
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