Un inizio di luglio così fresco non lo ricordavo da tempo. Sarà che è ancora vivo il ricordo di due annate come la 2011 e, soprattutto, la 2012 caratterizzate da ondate di caldo africano e scarsità di pioggia, ma questa estate sembra davvero una classica estate cuprense. Brezze piacevoli di giorno con temperature sotto i 30° e maglioncino alla sera come dovrebbe essere la norma in collina. Vedremo come andranno la fine di luglio ed il mese di agosto. Ma alcuni dati del centro meteo regionale sulla primavera e sui mesi di maggio e giugno sono indicativi di una stagione decisamente controcorrente rispetto agli ultimi anni.
In particolare per ciò che riguarda maggio:
"Le sovrabbondanti precipitazioni sono corrisposte ad un incremento dei giorni piovosi[3] che, a livello regionale, hanno fatto registrare una media di 16 giorni, con un incremento del 114%, il secondo valore più alto dal 1961 (preceduto dai 17 giorni di maggio 1980). Piogge che si sono andate a cumulare a quelle già cospicue di questa prima parte dell'anno: nel periodo gennaio-maggio 2013 infatti, la precipitazione totale è stata di 464mm, che supera del 46% la norma del quarantennio, con un numero di giorni pioggia pari a 57 giorni, +47% rispetto al 1961-2000 (secondo valore più alto dal 1961, preceduto solo dal 1978). La stagione primaverile (marzo-maggio) si è conclusa invece, con un totale di 284mm, +42% l'anomalia, la quinta più piovosa dal 1961."
Mentre per ciò che riguarda giugno così si esprime l'ASSAM:
"Ne sono successe di cose a giugno. Cercheremo di descriverle, provando ad essere chiari e non troppo tediosi.
Partiamo dal dato della temperatura media regionale: 20°C[3] che poco si discosta dalla media 1961-2000[4], appena di +0,4°C, ma che nasconde un rilevante significato. Quello del 2013 infatti è stato il più freddo giugno da 18 anni a questa parte; bisogna risalire al 1995 per trovare un mese "peggiore", quando la temperatura mensile si scostò di -1,2°C dalla media. Quella differenza di mezzo grado circa nasconde anche un andamento spiccatamente dinamico, con la prima e la terza decade del mese più fredde rispetto alla media (-0,8°C e -1,5°C le anomalie), contrapposte alla seconda decade decisamente più calda, +4,3°C rispetto alla media, frutto di una ondata di calore piuttosto intensa per nostra fortuna non così duratura come quelle del 2012. Il periodo di freddo invece, della durata massima di circa 8-10 giorni va cercato tra la fine di maggio e la prima parte di giugno, anche se molte delle temperature diurne più basse si sono verificate nel freddo di fine mese:
Notizie molto interessanti anche sul fronte delle precipitazioni, con un totale medio regionale di 87mm, superiore di 19mm alla media 1961-2000. Dal 2000, in giugno, solo in 3 anni la precipitazione si è mantenuta al di sopra della media: 2009, 2010 e nel 2013. E' continuato quindi a piovere, più della norma, come testimoniano i 551mm caduti da inizio anno (primo semestre 2013), con un surplus di +165mm rispetto al 1961-2000, terzo valore più alto per il periodo gennaio-giugno dal 1961. Ad oggi abbiamo raggiunto il 66% del totale di pioggia annua che di norma cade sulla nostra regione. Ancora più sensazionale è il totale degli ultimi dodici mesi, da luglio 2012 a giugno 2013, pari a ben 1111mm, con un incremento di +274mm, record per lo stesso periodo dal 1961; tra l’altro la quantità si è distribuita lungo 107 giorni di pioggia[5], fatto molto rilevante considerato che di mezzo c'è stata l'estate più arida dell'ultimo cinquantennio.
Dunque, ricapitolando: moltissima pioggia che ha ri-equilibrato i terreni dopo la siccità dello scorso anno e clima fresco/freddo che ha frenato fioritura e allegagione. La combinazione di queste caratteristiche ha portato a
- un'altissima pressione della peronospera ma anche una bellissima spinta vegetativa dei vigneti con pareti fogliari che non vedevo da tempo.
- un probabile "ritardo" nella maturazione, perlomeno rispetto alle ultime due annate. Dipende da come andranno i prossimi due mesi ma mi sento di escludere vendemmie agostane come negli ultimi due anni. Il che non è un male.
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