Ultimamente ho avuto modo di parlare con amici o conoscenti americani e quello che mi dicono va davvero oltre i freddi numeri dell'economia. La crisi negli Stati Uniti è devastante. Il mercato immobiliare è crollato mesi fa ed ora è totalmente fermo. Il settore automobilistico è al fallimento. Le grandi banche continuano a chiedere soldi allo Stato per sopravvivere.
Sto ospitando una woofer americana, di Dallas, neolaureata. Ci ha detto che in questo momento è sostanzialmente impossibile negli States trovare un lavoro decente, e che per questo è venuta a fare questa esperienza in Europa, sperando che al suo ritorno le cose saranno migliorate.
Il mio importatore americano mi dice che la situazione è peggiore di quella post 11 settembre. La crisi ha colpito non solo le classi basse ma anche i ricchi californiani. Lo Stato della California, l'ottava potenza economica al mondo, è alla bancarotta e dovrà accedere a speciali finanziamenti federali, oltre che ristrutturare pesantemente il proprio bilancio.
In tutto ciò il mercato del vino si sta ricollocando su vini "di prezzo", spesso di qualità mediocre, oppure su vini di nicchia, abbandonando progressivamente le bottiglie di gran moda degli anni novanta. Va forte, ad esempio, il Prosecco, mentre soffrono i grandi toscani ed i piemontesi più internazionali.
Per ciò che concerne la ristorazione è emblematico il caso di Los Angeles dove alcuni ristoranti italiani di fascia alta si stanno ricollocando come trattorie, tornando ai piatti della tradizione e abbassando conseguentemente i prezzi: evidentemente anche nella città di Hollywood e Beverly Hills la crisi morde duramente. Qui l'articolo completo del Los Angeles Times sulla ristorazione:
2 commenti:
La ringrazio per Blog intiresny
necessita di verificare:)
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