giovedì 21 febbraio 2013

Stavolta NO

Stavolta me ne sto a casa. Oppure vado a correre. Non andrò al mare, come suggerì Craxi, ma solo perché fa un freddo boia.
Passata l'epoca Berlusconi - perché sì! Davvero credo che sia oramai passata, e quello che vediamo è solo un fantasma che si aggira per l'Europa - sono libero dal ricatto ventennale ordito dalla paradossale sinistra italiana.
Libero. E dunque non voterò per la bassa operazione politichese di Ingroia né per l'ingenuo entrismo di Vendola né, tantomeno, per lo smacchia-giaguaro emiliano. Il quale, poraccio, si troverà dentro a un casino micidiale da qui a poco tempo. E con lui noi italiani.
Come dicono gli amici Wu Ming - "Non c’è dubbio che nell’Italia di oggi il discorso egemone, anche tra persone che si pensano e dichiarano di sinistra, sia quello di destra. Che attecchisce facilmente, perché è più semplicistico e consolatorio, e asseconda la spinta a pensare con le viscere. Per questo molte persone con un background di sinistra si precipiteranno a frotte alle urne per votare un movimento che non abbiamo remore a definire fondamentalmente di destra, cioè il grillismo. D’altronde, la colpa di questo è delle sinistre, che fanno di tutto per risultare invotabili".
Buon voto a tutti!

PS Trovo molto interessante il notevole rinnovamento che avverrà nel prossimo Parlamento. Credo che ne vedremo delle belle, nel bene e nel male.

3 commenti:

Alessandro Morichetti ha detto...

Io non voterò per cause di forza maggiore ma ho la sensazione che il tuo PS consolatorio invalidi del tutto o in parte il ragionamento sopra.

Se il rinnovamento è interessante, perché lo osservi solo a distanza lasciando che siano altri a portarlo avanti?
E ancora: 5 righe di Wu Ming infarcite di sinistra e destra, destra e sinistra, che nelle elaborazioni peggiori diventano fascismo spacciato per populismo e chissà cos'altro. Categorie queste si usate per consolazione e sempre meno utili a leggere il reale. Un liberista moralmente inattaccabile e lontano da qualsiasi collusione siamo sicuri che sia "destra" come ce l'abbiamo in testa? Io non ne sono sicuro per niente. Perché in nessun libro di politologia Berlusconi è destra, temo. E' uno che si fa i cazzi suoi, che blocca i mercati, che se ne fotte della legge: 2 elementi su 3 totalmente ANTI destra.

Eppure concordo su molto di quanto scrivi, e sono spiazzato anche io che avrei esitato tra Grillo e Fare per fermare il declino, optando col naso tappato per un Pd che è male minore al Senato.

Se il discorso di sinistra non ha attecchiato neanche in chi è cresciuto alle case del popolo una domanda andrebbe fatta. Ma forse non ne basterebbero 100 per capire.

Anonimo ha detto...

Io andrò a votare, come ho sempre fatto .
Si qualche volta ho semplicemente annullato la scheda per l'incomprimibile pesantezza dell'offerta politica, ma non rinuncio ad un diritto fondamentale della democrazia.
Voterò senza turarmi nessuna parte del corpo con la mente libera da illusioni passioni e prospettive credibili: ma voterò!
In fondo mi basta un'Italia meno cialtrona corrotta mafiosa clericale misogina castale .
D'altra patre il peggio del signB prevale sul signG tanto da non farmi sentire più italiano ma insisto a votare perchè per fortuna o purtroppo lo sono.
mb

Corrado Dottori ha detto...

@Alessandro: per me destra e sinistra sono ancora categorie fondamentali in politica. Perlomeno finché esisterà il capitalismo, perlomeno finché esisterà al mondo chi vive con 1 dollaro al giorno insieme a chi possiede alle Cayman miliardi di dollari. Banale? Probabile. Ma guarda caso la redistribuzione del reddito risulta SEMPRE assente nei programmi di chi sostiene che destra e sinistra non esistano più... Il fenomeno Grillo l'ho seguito dagli inizi. Ci dialogo tuttora coi grillini, avendo un ruolo "pubblico". Probabilmente avrei anche potuto prendere quel treno che era già passato vent'anni sotto forma di Lega, se proprio uno voleva esser cinico e sistemarsi in Parlamento... Ma la paura è che il rinnovamento del prossimo Parlamento risulti alla fine essere molto simile a quello del 1994. Con la ventenne Pivetti Presidente della Camera. Per questo meglio stare alla finestra ed usare una cosa che mi pare molto fuori moda: la coscienza critica.
@mb: ti capisco. Ma sta venendo giù tutto il sistema e stavolta non me la sento di dare il mio assenso, nel bene o nel male, a questa deriva insensata.