venerdì 2 dicembre 2011

Padri e figli

Oggi è una di quelle giornate in cui mio padre mi manca di brutto.
Così, per caso, ho messo su l'ultimo CD del cofanetto live 75-85 del boss ed ecco che parte l'ormai leggendaria introduzione.

... Quando stavo crescendo io e mio padre litigavamo sempre, quasi su tutti gli argomenti. Ma... io avevo dei capelli davvero lunghi, scendevano oltre le spalle. Quando avevo 17 o 18 anni il mio vecchio li odiava veramente; quando ci mettevamo, litigavamo tanto che io finivo per passare molto tempo fuori di casa. E d'estate non era tanto male, perche' faceva caldo, e gli amici erano tutti fuori; ma d'inverno, mi ricordo quando stavo giu' in paese e prendevo un sacco di freddo ... e quando il vento soffiava avevo una cabina telefonica nella quale mi riparavo. E chiamavo la mia ragazza, qualsiasi ora fosse, solo per parlarle, anche tutta la notte... fin quando, finalmente, trovavo il coraggio di tornare in casa ... mi fermavo un momento nel viale, e lui era la' ad aspettarmi, in cucina. Io mi mettevo i capelli dentro il collo della camicia ,entravo... lui mi chiamava perche' tornassi a seder con lui. La prima cosa che mi chiedeva era cosa pensavo di fare di me stesso. E la peggiore cosa e' che non riuscivo mai a spiegarglielo. Mi ricordo che una volta ebbi un incidente in moto; mi ritrovai disteso nel letto, e lui fece entrare un barbiere che mi taglio' i capelli, e, ragazzi... mi ricordo che gli dissi che lo odiavo,e che non me ne sarei mai dimenticato. Lui mi diceva:"ragazzo, non vedo l'ora che ti prendano nell'esercito. Quando ti prenderanno nell'esercito faranno di te un uomo. Ti taglieranno i tuoi lunghi capelli e faranno di te un uomo". Questo successe, credo, nel '69. E c'erano molti ragazzi del vicinato che partivano per il Vietnam... Mi ricordo il batterista della mia prima band che veniva verso casa mia con indosso l'uniforme da marine dicendo che andava, e non sapeva dove... molti ragazzi partirono, e molti non tornarono; e molti di quelli che tornavano non erano piu' gli stessi. Mi ricordo, il giorno in cui arrivo' la cartolina di leva, la nascosi ai miei, e tre giorni prima della chiamata militare io e i miei amici uscimmo, restammo svegli tutta la notte.... e la mattina della partenza, tutti sull'autobus, eravamo cosi' spaventati... E andai... e mi scartarono! Tornai a casa... Non c'era niente che desiderassi tanto... mi ricordo il ritorno a casa dopo essere stato via tre giorni... entrai in cucina, mio padre e mia madre erano seduti li' dentro. lui mi dissa:"dove sei stato", io risposi che ero andato alla visita militare Mi chiese:" cosa ti hanno detto?" io risposi:"non mi hanno preso", e lui disse:" questa e' un'ottima cosa". 

Che poi parte quell'armonica che ti squarcia il petto e pensi che quella roba lì è la cosa più vicina all'idea di rock che ci sia mai stata. Lacrimuccia inclusa.

2 commenti:

Francesco Annibali ha detto...

quando scrivi ste cose tvb.
p.s.: anno prox a san siro chiedo Baba O'Riley, tu?

giovanni scarfone ha detto...

grande corrado!