E' da poco uscito il nuovo numero di Pietre Colorate . Si tratta di una nuova pubblicazione che parla di vino. Anzi: di terra, radici e mani. Io ve lo consiglio. Non perché mi sia stato chiesto di scrivere l'editoriale di questo numero. Ma perché è una bella rivista. Bella la carta, belle le foto, bella la grafica. C'è bisogno, con tutta la grettezza e la bruttezza che ci circonda, di tornare alle cose belle. Belle nel senso lato che c'è nella purezza, nell'idealismo, nella diversità. Nella competenza. Ecco, in questa rivista c'è l'approccio all'agricoltura che più mi piace, quello che fa rima con cultura, quello che lascia parlare i sentimenti più che i duecentosettansei descrittori organolettici di un vecchio Borgogna.
2 commenti:
condivido in toto Corrado, gran bella cosa questa Pietre Colorate.
PS domani sera grigliatona di pesce per 18 maschietti (ma uno è astemio). Solo Terre Silvate a garganella! Temo che le 24 che ho in cantina non basteranno e ci vorrà un rinforzino di qualcosa d'altro.
molto intiresno, grazie
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