L'altro giorno chiacchieravo di vino col mio amico Guido Galli, enotecario in Senigallia. A un certo punto Guido se ne esce con la definizione "nuovi fenomeni", parlando dei nuovi sboroni del vino. E mi sono accorto che finalmente avevo trovato quello che cercavo: la definizione per i tanti personaggi che ultimamente affollano i banchi degustazioni delle fiere e i tanti spazi virtuali di discussione (blog, forum, social network, ecc.). Perché i fenomeni son sempre esistiti, ma ora siamo alla evoluzione della specie. Dai basici "Fa legno?" o "Questo vino ha fatto la malolattica" o "No, rosso no, sto facendo il giro dei bianchi" siamo passati a ben altre argomentazioni, a ben altre sovrastrutture.
I nuovi fenomeni riconoscono il tipo di rovere. I nuovi fenomeni sanno perfettamente quale ceppo di lievito ha svolto gli zuccheri. I nuovi fenomeni sanno precisamente quanti giorni ha macerato sulle bucce il vino. I nuovi fenomeni, in virtù dei molteplici corsi e seminari che hanno frequentato e delle decine di manifestazioni dove bazzicano ogni anno, riconoscono centinaia di sentori ed aromi, incensano i vini estremi ma odiano l'acidità volatile, cercano in continuazione le nuove "chicche" enologiche ma poi si gasano coi vini blasonati, maneggiano i concetti della biodinamica e ricordano benissimo l'andamento stagionale in Borgogna, Cote de Nuits, nel 1997.
Inutile dire che per noi produttori avere a che fare coi nuovi fenomeni è un piacevole inferno. Si impara sempre qualcosa. Arriverà il tempo in cui riceveremo regolari fatture per le consulenze prestate. D'altronde è ciò che fa il capostipite dei nuovi fenomeni, no?
7 commenti:
Considerazioni interessanti che spesso mi capita di fare in particolare con un amico che lavora nel mondo del vino (un amico che tra l'altro è amico del tuo amico Guido Galli, se mi passi il pessimo giro di parole...).
Credo che il fenomeno che descrivi abbia degli aspetti negativi ed altri positivi.
Negativo è senz'altro il modo spocchioso di porsi, guardando dall'alto in basso non solo gli altri appassionati, ma anche i produttori, permettendosi pure di dare consigli (ricordo un mio amico produttore del Novarese, che mi raccontava come fosse capitato da lui uno di questi "fenomeni" il quale, dopo aver assaggiato i vini, si era affrettato a raccomadargli a quale temperatura avrebbe dovuto far fermentare i mosti per ottenere risultati migliori...).
Positivo è, invece, il fatto che sempre più appassionati cerchino di accrescere la loro cultura enoica, girando, assaggiando, studiando, confrontandosi anche con i produttori.
Certo il confine tra chi arde di profonda passione e chi è, invece, solo profondamente sborone è spesso davvero molto labile e così accade sovente, come tu ben scrivi, di imbattersi nei "nuovi fenomeni".
Forse basterebbe solo un po' di umiltà.
Un saluto.
L'Etil Elitista
P.S. Quella degli amanti dei vini estremi che odiano la volatile è in effetti ormai una consuetudine, così come quella di chi vede nei sentori acetici il vero sigillo della qualità, perché "quello sì che è un vino naturale".... Ancora saluti!
oh che bello come mi rinfranchi...... io di tutte ste cose non ci ho mai capito un cazzo, anche se mi sono applicato lo giuro!!!
è che prima del vino preferisco sempre la persona che me lo versa nel bicerin da degustazione..... e poi di solito mi viene solo da dire:
mi piace
non mi piace....
La più bella all'ultima fiera in cui sono stato.
Una produttrice:"di questo vino facciamo solo poche magnum"
Eno fenomeno: "Io non bevo mai vino dalle magnum"!
Spettacolo!
Ciao,
Ale.
Il parvenu fintocolto si riconosce dalla cavillosità fine a sè stessa, dalla ricercatezza affettata del parlare. E' un esemplare in forte espansione. Non solo tra gli appassionati, anche tra i """""giornalisti""""" (con 5 virgolette)
Ma la cosa davvero notevole è che mentre ti capita il signore educato che arriva, assaggia il vino e dopo un breve commento compra 12 bottiglie, i nuovi fenomeni arrivano, parlano per mezz'ora di acetaldeide, processi di ossido-riduzione, preparati da cumulo, poi chiedono il prezzo e ti dicono "passo dopo a comprare una bottiglia"... Li hai mai più rivisti?
Andateci piano con le sentenze.
La saggezza popolare dice:"tutto fa brodo"
Conosci i Wipers di Greg Sage?
Fantastico ....
Grande Corra, tu non sei un nuove fenomeno, tu sei il Rock n'Roll dell'enologia.
Affettuosamente!
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