martedì 1 luglio 2008

Summer's here and the time is right...

Ecco l'estate. Tempo di mietitura del grano, sfalci di erba medica, potature verdi nei vigneti. Tempo di zolfo in polvere e sieste pomeridiane. Zanzare, grigliate, birre ghiacciate. Canti di grilli alla notte, raccolta di prugne asprigne e dolcissimi fichi. Tempo di salsa di pomodoro.
Intanto Zapatero continua a vincere, anche nel calcio. Oggi guardavo Lippi e pensavo: e se in Germania nel 2006 non ci regalavano il rigore con l'Australia? E se in finale avessimo giocato senza Gattuso e Pirlo? E se De Rossi avesse sbagliato il rigore come quest'anno con la Spagna? Negli ultimi europei non abbiamo certamente giocato un gran calcio. Ma siamo stati gli unici a impedire alla Spagna di dare spettacolo, peraltro producendo due occasionissime con Camoranesi e Di Natale. Vinto un mondiale ai rigori, perso un europeo nello stesso modo. Contro la squadra dominatrice del torneo e reduci da quello che era, a detta di tutti, il "girone di ferro". Eppure Lippi è il salvatore della patria e Donadoni, grandissimo signore, un allenatore deludente. Mah... Chi ci capisce qualcosa nel pallone di oggi è davvero bravo...
La prossima settimana mi aspetta il taglio del Nocenzio 2006, che si prospetta grande, e la preparazione di un nuovo e ultimo lotto di Terre Silvate 2007 (i primi due sono andati esauriti in due mesi). La stagione turistica sta andando abbastanza bene. Tutto a posto quindi... Sì, a parte quella stramaledetta "canzonetta". Summer's here and the time is right for goin' racing in the streets... Il bastardo l'ha fatta e non riesco proprio a digerirlo. Dopo vent'anni e ventidue concerti di attesa. Proprio quando mancavo. La cura disintossicante non ha funzionato e la voglia di inseguire quel sogno non smette mai. E poi dicono che il rock è morto...
Per consolarmi ho stappato un Franciacorta realatomi dall'amico Roldano. Cavalleri Collezione 2002, sboccatura 2008. Un classicone, lievitoso, morbido il giusto, perlage un pò grosso all'inizio ma persistente. Sentori fini di crosta di pane, nocciola ed erbe, manca, come quasi tutti i Franciacorta, di quella vena sapida e tagliente che rende grandi le bolle.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

su donadoni ti do ragione, sul franciacorta ti do ragione, su numer one sè sempre il mio number one...ma sulla canzonetta no... non ci siamo :-)

Anonimo ha detto...
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