martedì 23 novembre 2010

Basta!

Se il mondo del vino naturale è questo io non sono un produttore di vini naturali.
E' questa la riflessione che nasce in me dalla manifestazione Semplicemente Uva, fiera del vino "cosiddetto" naturale organizzata dal "gastronauta" Davide Paolini, che si svolgerà a Milano in concomitanza - guarda caso - dell'annuale appuntamento al Leoncavallo (La Terra Trema).
Sono stato contattato mesi fa da una società che - immagino - è stata incaricata di organizzare l'evento. Comunicazione ultra markettara, messaggi poco chiari, sovrapposizione con l'appuntamento ex-critical wine. Varie ragioni mi hanno fatto declinare l'invito, nonostante una certa, pressante, richiesta.
Bene. Oggi ricevo dagli splendidi ragazzi organizzatori da anni, con sbattimenti notevoli, della rassegna leoncavallina un comunicato che potete leggere qui di seguito. Inutile aggiungere che lo sottoscrivo in pieno. Spiace un pò che questa deriva coinvolga anche persone che stimo...

"Da che parte stiamo/Brevi considerazioni in merito alle “cosiddette” coincidenze


Scriviamo questo breve comunicato mossi da una specie di senso d'urgenza, vuoi per le numerose sollecitazioni arrivate dai vignaioli de La Terra Trema, vuoi per le “mezze parole” o per altro tipo di suggestioni sopraggiunte da agenti "esterni".
La questione riguarda una manifestazione – nuova - che si svolge contemporaneamente alla nostra: Semplicemente Uva, organizzata da Davide Paolini.
Il sovrapporsi con altri eventi non è mai stato un problema per noi, è capitato altre volte e La Terra Trema non impone, né pretende alcun tipo di monopolio, anzi si augura che le economie dei vignaioli girino e bene.
Per questo motivo, quando ci hanno segnalato questa “fortuita coincidenza” non abbiamo dato troppo peso, abbiamo detto “si vedrà, aspettiamo di capire”.
La struttura comunicativa della suddetta manifestazione, sito e comunicati stampa, non aiutavano a capire però; per lungo tempo, avari di informazioni, non spiegavano né chi, né come, né perché.
Le cose sono emerse piano e con chiarezza solo pochi giorni fa, per merito dei vignaioli che - da parecchi anni - con La Terra Trema collaborano, ragionano, reagiscono.
In tanti hanno chiamato. E i racconti che ci riportavano rasentavano l’intimidazione mafiosa: vignaioli che, in nome del vino “cosiddetto naturale” si trovavano costretti a partecipare all’evento, a rinunciare alla partecipazione a La Terra Trema, un ricatto che arriva ritornava in modo prepotente anche da agenti e distributori.
Lo diciamo da un pezzo: le teorie del “buono, pulito e giusto”, del biologico naturale, sincero e semplice, da sole, non bastano e rischiano di diventare la miglior foglia di fico per nascondere ambigui interessi privati, economie balorde.
La Terra Trema lavora da molti anni perché le economie del vino (e delle agricolture in generale) girino intorno a chi le mani le sporca a fondo, nella terra, tra le foglie e i grappoli e non intorno a chi fa giusto lo sforzo di aggrapparsi a un telefono e chiamare e intimidire, minacciare ed escogitare deliranti ricatti.
Manifestazioni come Semplicemente Uva sono per noi l’esempio schietto di un mercato degenerato, malato e marcio, che - sfacciatamente - serve e protegge solo le solite lobbies.
Per questo motivo abbiamo deciso di imporre - per la prima volta - il nostro out out a quei produttori (pochissimi a dire il vero, giusto 2/3) che hanno aderito ad entrambi gli eventi; questo passaggio per noi si rende obbligatorio perché se per i vignaioli che partecipano a La Terra Trema non è chiaro il nostro tipo di discorso un progetto come La Terra Trema non ha motivo d’essere.
A onor del vero i produttori in questione hanno ritenuto di disdire la loro partecipazione a Su per partecipare a LTT, comprendendo a pieno le motivazioni che ci hanno portato a chiamarli.
Siamo sicuri che da quest’anno a Milano inizierà una guerra, quel che propone un evento come il nostro affossa per bene questi mestieranti del vino e della distribuzione, è la nostra (e la vostra) rivoluzione.
Questa discussione, ci auguriamo, si arricchisca delle vostre osservazioni, auspichiamo il vostro riscontro in merito - è fondamentale.


LaTerraTrema"

15 commenti:

simone ha detto...

Da affettuoso fruitore di vini-e vignaioli-cosidetti naturali, mi viene da esprimere una preoccupazione al riguardo, e cioè che alla fine dei conti questo tipo di scontri in qualche modo intestini finiscano per danneggiare proprio voi produttori, in virtù anche delle ormai profonde difficoltà che mi sembra di aver inteso esistere riguardo alla ricerca di una coesione delle varie realtà in gioco. Sono comunque d'accordo con te e solidale alle motivazioni di terra trema, e spero che continuerai a considerarti un produttore naturale. Secondo me rimane etimologicamente il termine più adatto, almeno per ora, certificazioni o no..Un saluto, Simone.

Carolina l'enologa ha detto...

Ciao Corrado,
anche a me han telefonato in piena vendemmia per chiedermi se partecipavo; hanno anche sollecitato a più riprese perchè partecipassi. La mia risposta è stata che avrei partecipato come visitatrice per capire che tipo di manifestazione fosse (lo faccio sempre prima di decidere se partecipare ad una manifestazione, mi aiuta a capire se fa per noi o no), al che la tipa mi ha pure risposto seccata.
Non ho pregiudizi, non conosco sto gastronauta, mi farò almeno un'idea no?... pare di no, che per farmela avrei dovuto partecipare, visto che col servizio enoteca mi ripagavo le spese ( forse vendendo un bancale di roba!!!).
Concordo con la filosofia della terra trema, molto meno con le pressioni di semplicemente uva.
Riguardo a chi va o qui o li, credo che ognuno possa e debba decidere "cosa è meglio per se" senza sentirsi giudicato per una scelta o l'altra, certo che fare 2 manifestazioni "naturali" per una stessa azienda con idee diverse è un pò un controsenso.
ps: il tuo olio mi piace assai! ti sono debitrice di un qualcosa di speciale, sapessilo!

Anonimo ha detto...

non sono un produttore e quindi nessuno mi ha telefonato per chiedermi o "obbligarmi" a iscrivermi alla fiera di Semplicementeuva, quindi non posso certo sapere nulla in merito all'educazione o meno dei contatti telefonici e/o alle pressioni di rivenditori e distributori. Da utente appasionato posso solo dire che quest'anno tornerò senz'altro a La Terra Trema , soddisfatto per l'esperienza fatta l'anno scorso.
aggiungo però che ho letto con attenzione il programma sul sito di Semplicementeuva e trovo che sia un programma altettanto valido con produttori e seminari "obbiettivamente" molto interessanti ( come Serge Hochar di Chateau Musare) e addirittura un convegno alla domenica con Nicolas Joly .... beh da fruitore anch'io di vini e vignaioli cosidetti naturali non mi ritengo preoccupato ma se mai arricchito da una simile pluralita di eventi anche se in contemporanea.
Andrò certamente ad enrambe le manifestazioni, sarà davvero la possibilità di vivere nella stessa città un grande weekend all'insegna del vino naturale, il tutto per cosi dire quasi a ...km zero !!

Corrado Dottori ha detto...

Cerco di rispondere un pò a tutti in una volta sola.
Nessuno discute la qualità di chi parteciperà a Semplicemente Uva, sia dal punto di vista dei produttori (comunque pochini) sia dei relatori sia dei laboratori. Ci mancherebbe anche, con Confindustria alle spalle e i fondi a disposizione. Così come non è in discussione l'idea che una città come Milano possa/debba offrire una moltitudine di eventi.
Il punto è un altro: questa manifestazione per come è stata immaginata e considerando chi la organizza (che del vino naturale nulla sa) è una enorme marketta. Non solo sarà il grimaldello che porterà gli industriali (per esempio attraverso la sezione "saranno naturali" ad entrare nel movimento e a rifarsi una verginità).
Mi spiace che molti amici, a cominciare da Porthos, stiano cadendo nel tranello.

Carolina l'enologa ha detto...

corrado io la penso uguale :)

teo ha detto...

semplicemente uva è il respiro del diavolo sul movimento....... dei vignaioli.
parla di vino e non parla di agricoltura, terra, produttori.
è il respiro del diavolo perchè ha spaccato il movimento e la sintonia tra folletto e alcune aziende.
ma è anche l'occasione per ripensare come muoversi per non lasciarsi fottere dall'industria.
Si sapeva che l'attacco sarebbe arrivato, e a dire il vero è arrivato anche in maniera piuttosto scoordinata. ma l'attacco continuerà e spero che LTT sia una occasione di confronto tra produttori per capire come reagire................ lasciando perdere gli aut aut che sono dannoi assai (cfr Falcione)
ciao nè

Gabriele Ferrari ha detto...

Ho letto solo ora e rilanciato sulle mie pagine. Sperando che possa essere d'aiuto.
Ci vediamo domenica al Leo.

Gabry

barbara ha detto...

ciao corrado,
sono sostanzialmente d'accordo con la tua analisi del momento. si potrebbe andare oltre, ma credo lo sappia anche tu e magari ci andremo oltre nei prossimi giorni...

@teo
non so se eri anche tu alla tavola rotonda a fornovo, lì secondo me sono uscite delle cose interessanti. ho cercato di riprenderle e le ho pubblicate in questo articolo:
http://www.sorgentedelvino.it/articoli/i-vignaioli-parlano-al-consumatore-i-vini.htm

Anonimo ha detto...

Carolina ma visto che sei così vicina alla Terra Trema, perché non vi hai preso parte?

Carolina l'enologa ha detto...

anonimo firmati, poi ne parliamo

Marco ha detto...

Parliamone

Carolina l'enologa ha detto...

io non sono "così vicina" a terra trema, semplicemente condivido alcune loro idee e visioni puramente contadine.
detto questo, non devo rendere conto a nessuno, se non a me stessa e alla mia famiglia, delle scelte che adottiamo come azienda agricola.
idem per qualsiasi altra manifestazione a cui andiamo o non andiamo.

Marco ha detto...

Vedendoti così attiva e vicina mi pare naturale chiederti poi il motivo della tua mancanza. Se l'hai presa come una provocazione mi spiace per te, ma è come appoggiare i manifestanti che scendono in piazza ma starmene la mattina a dormire al caldo... ho manifesto o sto zitto! questo è il mio pensiero.
Saluti

Marco ha detto...

o senza H ovviamente... :-D

Carolina l'enologa ha detto...

io non mi faccio provocare, quello che ho scritto qui da Corrado era la mia analisi sull'invito che mi hanno fatto per partecipare a semplicemente uva, che ho gentilmente declinato e al cui declino mi hanno risposto male.
detto questo,l'essere daccordo con Corrado non c'entra nulla con il manifestare.
e poi dove mi vedi così "attiva e vicina"?