mercoledì 8 settembre 2010

L'importanza di chiamarsi Barolo

Grande degustazione a La Distesa domenica scorsa. Protagonisti grandi vini, ma soprattutto grandi persone. Un pranzo allegro e spensierato a base di prosciutto nostrano e carni alla griglia. Un sole già autunnale ed una brezza piacevole. Ingredienti perfetti per un bel pomeriggio pre-vendemmia.
Cito solo le bottiglie migliori, fra le tante stappate: Champagne Blanc de Blanc Brut Nature Laherte Frère, nervoso, scattante e salato come il mare. Sancerre Alphonse Mellot La Moussiere 1995, fantastico nei toni evoluti di idrocarburo e miele, accompagnati da una bocca dinamica e dal finale eterno. Riesling Mosella Schieferterrassen Heymann-Lorvenstein 1999, con una dolcezza non banale ed un naso esplosivo di frutta esotica, agrumi, pietra. Barolo Domenico Clerico 1985, che dire? ci siamo commossi, soprattutto per la trama dei tannini. Marsala Vecchio Samperi Ventennale De Bartoli, intrigante ed affascinante viaggio tra profumi cui siamo sempre meno abituati.
Considerando che la sera prima l'amico Riccardo Vendrame mi ha fatto il gran regalo di stappare un Rinaldi Barolo Brunate 1989, direi che il week end si è contraddistinto soprattutto per un ritorno al Nebbiolo più importante. Impossibile non notare la classe superiore delle due bocce di Langa. Più elegante il Clerico, più ruvido e scalpitante il Rinaldi, ma entrambi incredibilmente austeri, equilibrati, autunnali, nei loro rimandi boschivi e terrosi. Confrontarsi con vini di questo livello fa capire perché, all'estero, chi capisce di vino identifica l'Italia soprattutto col Barolo.

5 commenti:

Riccardo ha detto...

Grande fine settimana, grandi vini, grandi persone, grazie ancora mio grande maratoneta!

Fra ha detto...

Non capita spesso di percepire una tale sintonia con persone appena conosciute! Grazie a tutti di cuore per le parole, per la musica e per i vini. Un grazie particolare a Valeria e Corrado per la meravigliosa ospitalità!

francesco ha detto...

...la prossima volta mangiamo spalla :)

bella gente alla prossima

francesco ha detto...

...la prossima volta mangiamo spalla :)

bella gente alla prossima

Riccardo ha detto...

Franz ed io che volevo mangiare i cap(p)elletti!