tag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post7141065141843130630..comments2024-03-15T08:16:32.577+01:00Comments on LaDistesa.blog: C'era una volta "Terra e Libertà" - Seconda parteCorrado Dottorihttp://www.blogger.com/profile/12638111786711245110noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-33993264750587731082017-06-22T00:08:24.168+02:002017-06-22T00:08:24.168+02:00Per anni, nel mio piccolo, ho organizzato una cosa...Per anni, nel mio piccolo, ho organizzato una cosa molto simile. Mi piacerebbe cimentarmi nuovamente in un progetto così bello ed entusiasmante.Filippo Roncohttps://www.blogger.com/profile/16430178271817856661noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-57272382429790251252012-08-01T12:52:28.741+02:002012-08-01T12:52:28.741+02:00Corrado non te la prendere l'anonimo toscano l...Corrado non te la prendere l'anonimo toscano lo conosciamo tutti e lo ignoriamo. Continua così. stefAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-45309762523521986082012-06-15T12:26:53.875+02:002012-06-15T12:26:53.875+02:00bè dai..... non trattarlo così male, tanto è innoc...bè dai..... non trattarlo così male, tanto è innocuo...<br />teo!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-28016713565547524142012-06-14T08:21:23.339+02:002012-06-14T08:21:23.339+02:00Che tristezza la diffamazione... Comincia a firmar...Che tristezza la diffamazione... Comincia a firmarti, se hai i coglioni.Corrado Dottorihttps://www.blogger.com/profile/12638111786711245110noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-35325700504202326652012-06-14T01:39:34.549+02:002012-06-14T01:39:34.549+02:00sette anni fà sei stato tra coloro che hanno volut...sette anni fà sei stato tra coloro che hanno voluto affossare ogni tentativo di discussione e proposta pratica su associazionismo contadino,prezzo sorgente e autocertificazione, per coprire le tue falsità, i tuoi inconfessabili interessi. Avete fatto prevalere individualismo ed opportunismo, vi siete infiltrati nel movimento dei vini naturali pur producendo vino con 100 mg/l di SO2, Lieviti selezionati, glicerina, gomma arabica... Ed ora sali in cattedra e ci vuoi fare la morale? Inizia a lavorare la terra, a fare VERAMENTE biodinamica e vini naturali e forse tra dieci anni potrai ripresentarti.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-39698649318784731772012-06-01T14:54:52.420+02:002012-06-01T14:54:52.420+02:00Bene, bene noi ci siamo per ragionare su tutto...l...Bene, bene noi ci siamo per ragionare su tutto...la sfida è enorme<br />soprattutto se si vuol costruire qlcsa di veramente indipendente e eversivo<br />autonomo e autogestito senza marchi, sponsor e patrocini che si autosostiene nei contenuti e economicamente...<br />il problema non è uscire dai propri orticelli il problema è che mancano gli ORTI: piccoli, curati, con delle belle insalatine, con varietà di pomodori antiche ecc.<br />il nostro ORTO lo curiamo e è un orto che produce un sacco di cose buone, senza cancelli, guardie armate e telecamere...spesso gli amici passano a raccogliere i buoni frutti che per noi sono in abbondanza, spesso ci sono anche dei birboni che rubano senza chiedere, pochi quelli che si ettono a fare il proprio orto...<br /><br />stay tuned<br /><br />a presto<br /><br />paolo bAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-17900221524214067662012-06-01T10:58:16.825+02:002012-06-01T10:58:16.825+02:00@Lorenzo: Io credo che un grande Festival Europeo ...@Lorenzo: Io credo che un grande Festival Europeo del vino "alternativo" non correrebbe il rischio che tu dici perché la parte "degustativa" andrebbe lasciata sullo sfondo. Dovrebbe emergere ciò che il vino ispira, ciò che il vino esalta, ciò che il vino crea: relazioni sociali, convivialità, arte, letteratura, cucina... Sarebbe un festival della cultura più che del vino: il vino come mezzo, appunto.<br />@Paolo: so bene cos'è La Terra Trema e vi amo! Credo però sia giunto il momento di rinunciare ciascuno al proprio orticello per costruire - dal basso - qualcosa di grande respiro, che porti la nostra voce comune in un contesto diverso e più ampio. Noi produttori ne stiamo parlando, ed emerge diffusamente una stanchezza per il classico format fieristico (cui comunque La Terra Trema fa riferimento, sebbene come mercato). Ad esempio: la cosa più bella a Milano (e a Fornovo) - per me - è il fatto di poter mangiare cose "buone" seduti con calma durante il mercato, bevendo i vini dei produttori presenti. Ricorderai la prima edizione di Critical Wine quando Gino chiamò addirittura Aimo e Nadia a cucinare al Leonka... Ecco, in un festival come quello cui mi riferisco io ci vedrei bene le cucine di tutto il mondo (e i relativi contadini) confrontarsi con i vini naturali, magari durante concerti e workshop e proiezioni tematiche. Dobbiamo assolutamente rispostare l'attenzione dal vino-merce al vino come potente mezzo di produzione di senso. Che era poi l'intuizione di Terra e Libertà: sensorialità non solo come capacità degustativa ma soprattutto come sensibilità planetaria. So che voi già lo fate ma la sfida, per me, sarebbe di farlo con più mezzi ad un livello europeo.Corrado Dottorihttps://www.blogger.com/profile/12638111786711245110noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-36202652059295576002012-06-01T09:16:26.312+02:002012-06-01T09:16:26.312+02:00caro corrado,
al volo poi magari seguirà una rifle...caro corrado,<br />al volo poi magari seguirà una riflessione piu' ragionata, magari collettiva<br /><br />la terra trema a milano è un happening aperto che ha fatto e fa cultura e politica, un festival del vino "alternativo" attraversato da 6000 persone e centinaia di contadini-agricoltori, con seminari, discussioni, concerti, assemblee, degustazioni, proiezioni, letture...senza sponsor e patrocini...la terra trema è un appuntamento annuale in grado di produrre un linguaggio comune, una cultura condivisa, una trasmissione di saperi,aggregazione che ha saputo dare delle belle scosse al mondo del vino e dell'agricoltura...che ha sfondato porte che è stata presa ad esempio per costruire altri eventi simili e/o scimmiottati...mai come il 2011 e questo pezzo di 2012 è stato così...centinaia le autocertificazioni che trovi sul sito e sui banchi, un lavoro attento e non sbirresco sui prezzi,sui modi di produzione e di distribuzione... furberie e furbi quasi sempre messi a nudo...decine e decine di incontri durante l'anno per parlare e confrontarci sull'agricoltura sui/nei territori, battaglie politiche in italia e in giro per il mondo, migliaia di km macinati ogni anno... abbiamo pure occupato terreno agricolo sottraendolo all'ennesima speculazione...basta dare un occhio al sito laterratrema.org per vedere quante iniziative, quante riflessioni, quale coinvolgimento...<br /><br />certo la terra trema è una piccola parte...ci vogliono tante altre piccole parti per farne una grande<br /><br />parliamone, continuiamo ad alimentrae relazioni, parlatene voi produttori!<br /><br />ti abbraccio<br />a presto<br /><br />paolo bellati, la terra trema, folletto 25603<br /><br /><br />questo scrivevamo nel gennaio 2008 dopo la prima ed. de "la terra trema al leoncavallo"<br /><br />http://www.laterratrema.org/2008/01/considerazioni-e-bilanci-la-terra-trema-al-leoncavallo-2007/paolo bnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-59132298901581500542012-05-30T15:55:56.372+02:002012-05-30T15:55:56.372+02:00Ciao Corrado
leggo con curiosità e interesse il tu...Ciao Corrado<br />leggo con curiosità e interesse il tuo pensiero riguardo a un possibile evento-happening-forum-concerto che riunisca produttori che si riconoscono in quanto naturali. Ho l'impressione che le fiere, così come le viviamo oggi, possano creare nei consumatori (passami il termine) più confusione che conoscenza e questo è probabilmente dovuto al fatto che, anche quelle di produttori naturali, sono troppo grandi. Uno ne esce stordito dalla quantità di proposte e non ha quasi mai modo di "ascoltare" e capire veramente il vino che assaggia. <br />Inoltre gli eventi di questo genere attraggono solitamente i già appassionati, e io tra questi, che si prendono la briga di fare centinaia di chilometri per andare a ritrovare i soliti produttori e i loro stupendi vini.<br />Mi chiedevo quindi se il grande happening, che a me personalmente piacerebbe molto, non rischia di esasperare questo fatto e non sia invece più il caso di creare dei micro-eventi sparsi sul territorio (magari anche unificati da una gestione unica) che abbiano costi di organizzazione irrisori e che siano facilmente raggiungibili. Per esempio vicini alle stazioni ferroviarie dei centri urbani (che ovvierebbe anche al problema del guidare dopo aver bevuto) oppure ospitati nelle cantine stesse del produttore di turno dando all'evento un carattere più locale e territoriale (per esempio solo vini del centro Italia da un produttore marchigiano o solo vini insulari da un produttore siciliano). Quest'ultima ipotesi avrebbe sia il vantaggio di far conoscere i vini confrontandoli con altri non troppo distanti in termini di terroir (in senso generico) sia di rafforzare una rete solidale tra i produttori naturali in grado di divulgare sul proprio territorio il valore del loro lavoro.<br />Tutto qui per ora, magari come spunto per ulteriori riflessioni.<br /><br />A presto spero<br />LorenzoLorenzo de' Grassihttp://www.ilvinobuono.com/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-38500638031392599942012-05-29T13:35:40.614+02:002012-05-29T13:35:40.614+02:00Ciao Riccardo. Grazie delle belle parole. Condivid...Ciao Riccardo. Grazie delle belle parole. Condivido in pieno e mi fa piacere che un giovane come te si faccia in quattro per tornare ad una agricoltura naturale. Un abbraccio e a presto.Corrado Dottorihttps://www.blogger.com/profile/12638111786711245110noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5426825798321443105.post-90326139304631970882012-05-28T20:05:51.208+02:002012-05-28T20:05:51.208+02:00Rispetto assoluto per quanto detto in questi 2 pos...Rispetto assoluto per quanto detto in questi 2 post...sei riuscito a condensare in "poche" ma chiarissime righe i problemi più o meno fondamentali di un movimento , di un modo di vedere il proprio lavoro e la propria vita , di un idea di fare vino tanto diversa quanto rivoluzionaria , troppo bella per essere cavalcata dalle grandi corporations del vino che , trattandola come una "moda" la rovineranno seducendola e abbandonandola appenda sarà spolpata.<br />Io la vedo così , biodinamico o naturale che sia , vedo in questo idea , sincera e trasparente , l'unico futuro per un agricoltura responsabile , sostenibile e solidale con l'ambiente; credo questo perchè sento il sentimento di amore profondo, viscerale che accomuna i produttori bio-qualcosa , che siano essi storici o come me dell'ultim'ora. Persone così non metterebbero mai in piedi un qualcosa che potrebbe portare dei seri danni per l'ambiente , per la loro terra e per la moltitudine di animali che popolano un vigneto "naturale"; non voglio attaccare nessuno , però a mio parere per molti anni s'è considerata la terra , in tutte le sue declinazioni , solo ed esclusivamente come qualcosa da sfruttare e torturare con ignoranza, senza mai chiedersi cosa essa volesse e come dovesse essere trattata per mantenere L'EQUILIBRIO NATURALE parole che era praticamente scomparsa dalla bocca di qualsiasi essere che popola le campagne!<br />Spero con tutto il cuore che questo pensiero sia sviluppato e difeso , e non trattato solo come una moda da cavalcare per scopi commerciali. Se così fosse , il sogno finirebbe e ci sveglieremo ancora una volta delusi da qualcosa in cui credevamo…..Siccome stiamo in Italia…non sarebbe nemmeno troppo strano…<br />Caro Corrado…condividi il mio pensiero??RiccardoLaStaffanoreply@blogger.com